Sandbox Regolamentare

Cos’è la sandbox

La sandbox regolamentare è un progetto innovativo realizzato dal MEF in collaborazione con l’IVASS, la Banca d’Italia e la CONSOB e rappresenta un importante passo avanti per la digitalizzazione del Paese. Si tratta di un ambiente controllato nel quale operatori tradizionali e del FinTech / InsurTech sperimentano prodotti e servizi tecnologicamente innovativi beneficiando di un regime semplificato transitorio, in costante dialogo e confronto con le Autorità di vigilanza.

Le condizioni e le modalità di svolgimento della sperimentazione nei settori bancario, finanziario e assicurativo in Italia sono disciplinate con decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze 30 aprile 2021, n. 100 – attuativo della delega prevista dal d.l. 30 aprile 2019, n. 34 (c.d. “Decreto Crescita”) – che disciplina anche il Comitato FinTech istituito presso il MEF.

Benefici

Attraverso la sandbox l’IVASS osserva le dinamiche dello sviluppo tecnologico e individua gli interventi normativi più opportuni ed efficaci per agevolare lo sviluppo dell’InsurTech, riducendo la diffusione di potenziali rischi associati a queste attività.

Gli operatori possono sperimentare prodotti e servizi innovativi, beneficiando di un regime semplificato transitorio, ottenendo eventuali deroghe normative nella fase di sperimentazione, in costante dialogo e confronto con l’IVASS.

Ammissione alla sandbox

Per essere autorizzati alla sperimentazione di prodotti e processi nel settore assicurativo, gli operatori devono presentare una richiesta di ammissione all’IVASS che fornirà anche il necessario supporto in fase di candidatura.

Le richieste devono riguardare attività significativamente innovative (art. 6 del Reg. 100/2021) e apportare valore aggiunto agli utenti finali, all’efficienza del mercato o degli operatori che vi partecipano. I progetti devono essere in uno stato sufficientemente avanzato per la sperimentazione e sostenibili da un punto di vista economico e finanziario.

I proponenti possono chiedere deroghe a orientamenti di vigilanza, norme, regolamenti o atti di carattere generale adottati dalle Autorità di vigilanza, purché sia preservato il rispetto della disciplina comunitaria e della normativa di rango primario.

Il procedimento di ammissione alla sandbox è dettagliato nel Regolamento n. 49 del 3 novembre 2021.

Presentazione delle domande

La presentazione delle domande di ammissione è consentita all’interno di finestre temporali annunciate dalle Autorità, che ne rendono nota la data di apertura e la durata, l’eventuale numero di richieste ammissibili e la possibile area tematica oggetto di sperimentazione.

Al momento non è possibile presentare domande di ammissione alla sandbox, la più recente finestra temporale si è chiusa il 5 dicembre 2023.

La domanda di ammissione alla sandbox va inviata via PEC alla casella ivass@pec.ivass.it all’interno della finestra temporale, compilando l’apposito modulo, corredato dagli allegati indicati in calce allo stesso e firmato digitalmente (formato .p7m) dal legale rappresentante della società.

Per quanto attiene agli allegati 7 e 8 della domanda di ammissione vanno utilizzati i seguenti modelli:

È possibile consultare i criteri per la valutazione dell’ammissibilità dei progetti presentati.

Per ulteriori dettagli sul contenuto e sulla presentazione della domanda e sulle modalità di sperimentazione, è possibile consultare le FAQ predisposte dalle Autorità.

Gli operatori interessati possono avviare, anche fuori delle finestre temporali per la presentazione della domanda, interlocuzioni informali con l’IVASS compilando e inviando il presente modulo attraverso il canale di comunicazione dedicato  insurtech@ivass.it.

Progetti ammessi

La prima finestra temporale per presentare le richieste di ammissione alla sandbox regolamentare è stata aperta dal 15 novembre 2021 al 15 gennaio 2022; non erano previste limitazioni in termini di numero massimo e area tematica dei progetti ammissibili.

I progetti ammessi e la cui sperimentazione si è conclusa con esito positivo nel 2023 sono i seguenti:

  • Sara Assicurazioni S.p.A. - registro digitale e della proprietà dei velocipedi (biciclette, e-bike, monopattini elettrici), basato su tecnologia blockchain.

La sperimentazione ha interessato un numero limitato di clienti nel portafoglio Danni di SARA Assicurazioni, sufficiente per valutare il potenziale supporto del registro digitale alla mobilità sostenibile e alternativa. Sono stati conseguiti utili risultati in termini di maggiore consapevolezza dei consumatori sui rischi connessi a tali forme di mobilità. Il registro consente la predisposizione da parte dell’impresa di azioni di prevenzione delle frodi attraverso l’identificazione del veicolo assicurato e una migliore valutazione dei rischi assicurati (tra cui furto, responsabilità civile, assistenza).

  • SIA S.p.A. - realizzazione di una home insurance per la gestione digitale delle fasi di offerta, sottoscrizione e gestione di un prodotto assicurativo tramite una piattaforma informatica messa a disposizione dell’assicurato dall’intermediario (“cassetto assicurativo”). La piattaforma è collegata ai sistemi informatici di compagnia e basata su tecnologia blockchain.

La sperimentazione, a cui hanno partecipato una compagnia e quattro intermediari assicurativi, ha mostrato buone potenzialità con riguardo alla conservazione digitale della documentazione assicurativa pre-contrattuale e contrattuale a favore degli utenti, attraverso una modalità attuabile nell’ambito dei liberi e autonomi rapporti commerciali tra imprese e intermediari.

  • X Consulting S.r.l. - implementazione di uno strumento che consente, tramite un QR Code, di verificare in tempo reale le informazioni sul distributore di polizze assicurative, fornite in sede pre-contrattuale, con i dati del Registro degli Intermediari Assicurativi (RUI). I dati sono oggi disponibili in modalità “open data” sul sito IVASS, con l’obiettivo di ridurre i rischi di frode nel settore assicurativo.

La sperimentazione, che ha coinvolto otto agenzie appartenenti a tre compagnie di assicurazioni e un adeguato numero di clienti, ha mostrato buone potenzialità con riguardo alla verifica della corretta abilitazione alla distribuzione assicurativa dell’intermediario attraverso un controllo istantaneo da parte del consumatore, in modalità digitale, delle informazioni presenti nel RUI.

Ultimo aggiornamento

5 febbraio 2024