L'educazione finanziaria entra in due scuole su tre, gli istituti tecnici in testa
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Presentati i risultati della prima indagine del Comitato Edufin. Coinvolte 2.000 scuole e 3.000 docenti in tutta Italia
L’educazione finanziaria arriva in classe e conquista le scuole italiane. A un anno dall’entrata in vigore della Legge Capitali, che ne ha previsto l’inserimento nei programmi scolastici, oltre due terzi delle scuole superiori hanno avviato percorsi dedicati. Secondo quanto emerge dal “Primo rapporto sull’educazione finanziaria nelle scuole superiori”, realizzato dal Comitato Edufin, il 71,3% delle scuole italiane ha avviato percorsi di educazione finanziaria all’interno delle ore di educazione civica. Nel nord ovest la percentuale è del 76,98% e nel nord est del 77,3%; nel centro del 65,9%, mentre nel sud si registra il 65,8% e nelle isole il 74,4%. Tra gli indirizzi, gli istituti tecnici guidano la classifica con l’86,5%, seguiti dai licei (74,6%), mentre gli istituti professionali si attestano al 47,1%.
I risultati della prima indagine quantitativa sull’educazione finanziaria nelle scuole secondarie di secondo grado sono stati presentati oggi dal consigliere Consob Daniela Costa nella sede della Commissione. All’evento, aperto dal presidente Paolo Savona e introdotto dal direttore del Comitato Edufin, Donato Masciandaro, sono intervenuti il comandante Tutela economia e finanza della Guardia di Finanza, Stefano Lombardi, i rappresentanti di Banca d’Italia (Magda Bianco), Covip (Mariacristina Rossi) e Ivass (Ida Mercanti). Il ministro dell’Economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti e il Ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara hanno inviato un messaggio. Il segretario generale della Consob, Nadia Linciano, ha concluso i lavori.
Il rapporto, che ha coinvolto oltre 2.000 scuole (circa 800 dirigenti scolastici e quasi 3.000 docenti) ha messo in luce diversi elementi positivi, tra cui un’elevata consapevolezza dell’importanza strategica dell’educazione finanziaria per gli studenti. Allo stesso tempo è emersa anche la necessità di un supporto, tra le altre cose, su informazione e formazione affidabile e di qualità, per favorire la massima diffusione dei temi economici e finanziari nell’offerta didattica.
I programmi di educazione finanziaria riguardano in prevalenza le classi degli ultimi anni del ciclo di studi, quando gli studenti sono prossimi a decisioni finanziarie autonome e all'ingresso nel mondo del lavoro o nell’università.
Quasi l’80% dei dirigenti scolastici mostra una diffusa familiarità con le linee guida del Comitato Edufin e il 61.2% ha individuato, o sta individuando, una figura dedicata per facilitare l’integrazione dell’educazione finanziaria nei programmi scolastici.Gli argomenti affrontati riguardano principalmente concetti economici e finanziari di base, legati alla gestione consapevole del denaro e del risparmio. Il 68,4% dei docenti intervistati indica i materiali digitali come strumento preferito per la didattica, mentre il 51,7% sceglie siti web specializzati e piattaforme dedicate. Infine, oltre la metà dei docenti (52%) ritiene rilevanti ed efficaci le iniziative di sensibilizzazione promosse dal Comitato e dalle Autorità di controllo che vi sono rappresentate (Banca d'Italia, Consob, Covip, Ivass), al fine di avviare o sviluppare percorsi di educazione finanziaria nelle scuole.
- data
- 5 dicembre 2025
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