Attività di vigilanza
Per perseguire l'obiettivo istituzionale della stabilità del mercato assicurativo, l'Istituto esercita l'attività di vigilanza microprudenziale, tesa a verificare la sana e prudente gestione delle singole imprese e dei gruppi assicurativi nonché l'attività di vigilanza macroprudenziale, finalizzata ad analizzare l’andamento dei fattori macroeconomici e, in generale, dei possibili fattori esterni o tematiche specifiche che possono avere un impatto sulle imprese e sul mercato assicurativo nel suo complesso.
VIGILANZA MICROPRUDENZIALE
L’attività di vigilanza si sostanzia in controlli di natura strutturale, che prevedono il rilascio di autorizzazioni preventive allo svolgimento di alcune attività o al perfezionamento di talune operazioni.
I controlli di tipo strutturale mirano a verificare l'adeguatezza dell'assetto organizzativo delle imprese e dei gruppi assicurativi ed includono, tra l’altro, la verifica dei requisiti per le nuove società che intendono esercitare l’attività assicurativa e della sussistenza dei presupposti per l’estensione dell’attività ad altri rami per le imprese già operanti nonché i controlli sulla compagine azionaria, sugli assetti proprietari e sull’assunzione di partecipazioni in imprese assicurative. Sono altresì sottoposte alla verifica dell'Istituto le operazioni straordinarie quali ad esempio le fusioni, le scissioni ed i trasferimenti di portafoglio il cui iter autorizzatorio termina con l’emanazione del relativo provvedimento.
I controlli di natura prudenziale seguono un approccio di vigilanza c.d. risk-based, mirato a verificare che le imprese gestiscano adeguatamente, su base continuativa, i rischi assunti e siano dotate di presidi patrimoniali idonei a fronteggiare le perdite inattese. I controlli prudenziali includono la verifica della sussistenza di un adeguato assetto organizzativo e di governo dell'impresa, dell'equilibrio degli assetti tecnici, finanziari e patrimoniali delle compagnie, nonché del rispetto delle disposizioni di vigilanza. A tal fine sono utilizzati controlli a distanza (off site) e accertamenti svolti presso le imprese stesse, gli intermediari assicurativi, i soggetti che svolgono attività comprese nel ciclo operativo delle imprese (on site). L’attività di controllo viene svolta con metodologie integrate che prevedono lo sfruttamento di informazioni di mercato, l'analisi dei bilanci, delle segnalazioni di vigilanza, delle informative che le compagnie sono tenute a trasmettere con cadenza periodica o su specifica richiesta dell'Istituto.
L’Istituto svolge anche - in collaborazione con le altre Autorità di vigilanza coinvolte – compiti di vigilanza supplementare sui conglomerati finanziari e di controllo prudenziale sui gruppi assicurativi nazionali e transfrontalieri. Il nuovo quadro regolamentare introdotto dalla Direttiva Solvency II prevede il rafforzamento della vigilanza sui gruppi assicurativi anche attraverso l’istituzione di Collegi dei supervisori (Colleges of supervisors), strutture che mirano ad accrescere l’efficienza e l’efficacia della supervisione sui gruppi transfrontalieri, a rafforzare la cooperazione tra Autorità di vigilanza di Paesi diversi, lo scambio delle informazioni, la programmazione ed il coordinamento delle attività operative.
VIGILANZA MACROPRUDENZIALE
L’attività di vigilanza macroprudenziale si caratterizza nell’analisi dell’andamento sia delle principali grandezze assicurative che di alcuni fattori, soprattutto di carattere macroeconomico valutando i possibili impatti che gli stessi possono avere sul settore assicurativo e sul più generale contesto economico-finanziario di riferimento.
Le analisi e ricerche sul tema della stabilità finanziaria, anche in collaborazione con altre strutture dell’Istituto, sono integrate da ulteriori approfondimenti sulla rischiosità attuale e prospettica e conseguente vulnerabilità del settore assicurativo e sono pubblicate nel Rapporto sulla Stabilità Finanziaria della Banca d’Italia. Per tali fini vengono seguiti approfondimenti di aspetti macroeconomici nell’ambito dei consessi internazionali.
Vengono effettuate analisi di scenario e prove di stress di sistema, sviluppando le relative metodologie in coerenza con gli approcci adottati anche a livello internazionale.
Sono valutati, anche in termini di oneri amministrativi, gli impatti economici (ex ante ed ex post) della regolamentazione di vigilanza sull’attività delle imprese di assicurazione, degli intermediari nonché sugli interessi dei danneggiati e degli assicurati.
Ultimo aggiornamento
24 novembre 2022